Per qualche tempo ho seguito il progetto e la raccolta fondi di John O’Nolan e del suo Ghost ma soltanto di recente ha cominciato a stuzzicarmi l’idea di provarlo. Per chi non conoscesse il progetto, Ghost, così come recita il suo slogan è soltanto piattaforma di blogging. Che bisogno ce n’era? Nessuno pare, ma così come esistevano gli smartphone e Steve Jobs ha deciso creare di Lo smartphone anche O’Nolan ha deciso provarci con una delle cose che conosce meglio al mondo: il blogging.
Sicuramente John non è uno sprovveduto e conosce a fondo il problema, oltre ad aver girato mezzo mondo in una vita che tutti i programmatori sognano, ha fatto parte del progetto di WordPress praticamente da subito, facendosi un nome e creandosi una reputazione da estremo conoscitore della piattaforma. A suo dire però, WordPress evolvendo ha perso di vista il motivo per cui era nato, ad oggi infatti ha la farma per essere una piattaforma funzionale ad un innumerevole serie di scopi. Quella che O’Nolan vuole creare con Ghost è semplicemente un piattaforma di blogging.
Installazione
Prima di procedere è necessario registrarsi per scaricare Ghost tramite questa pagina, fatto questo l’unico requisito necessario è NodeJS, una piattaforma per eseguire lato server files Javascript.
Se non volete installare manualmente NodeJS esiste un pacchetto di Ghost preconfigurato per ogni sistema operativo che comprende NodeJS disponibile ad download in questa pagina alla sezione Getting started. Premetto che non ho avuto modo di verificarne il funzionamento in quanto NodeJS era già presente sul mio sistema.
Se volete installarlo manualmente ma non avete installato NodeJS, potete installarlo scaricandolo dal sito ufficiale, è disponibile per Windows e Mac e per entrambe è presente un eseguibile step-to-step per l’installazione.
Una volta conclusa l’installazione **se siete utenti Mac** aprite il terminale (*Applicazioni->Terminale*) e scrivete node
e quindi premete invio, dopo di che dovrebbe aprirvi nel terminale la console di NodeJS, per verificare il funzionamento scrivete console.log(123)
e nella riga successiva dovrebbe mostrarvi a video appunto **123**. Se così è avete eseguito correttamente l’installazione.
**Se siete utenti Windows** eseguite lo stesso procedimento avendo cura però di aprire la riga di comando di NodeJS e non il *CMD*.
Una volta installato NodeJS non vi resta che scaricare la sorgente di Ghost da [questa pagina](http://ghost.org/download/). Una volta concluso il download scompattate il contenuto dell’archivio che creerà presumibilmente una cartella chiamata ghost-X.X.X (dove le *X* stanno ad indicarne la versione). A questo punto i passaggi sono due, il primo è aprire il terminale su Mac o la riga di comando Node su Windows, localizzare il percorso della cartella di Ghost appena scompattata (ad es. c:Downloadsghost.X-X-X), quindi entrateci:
cd C:Downloadsghost.X-X-X
Fatto questo eseguite la richiesta dei file necessari via Node Package Manager (npm):
npm install --production
Vi verranno mostrati a video tutti i file che vengono scaricati e una volta finito ritornerete alla riga di comando.
A questo Ghost è installato e basterà eseguirlo proprio come un Websever:
npm start
Se tutto è avvenuto correttamente avrete un messaggio di questo genere:
A questo punto non vi resta che visualizzare con il browser l’URL configurato, nel nostro caso *http://127.0.0.1:2368*, e sarete nella prima pagina del vostro Blog creato con Ghost. Per accedere al pannello di gestione (o back-end) utilizzate *http://127.0.0.1:2368* e vi saranno richiesti i vostri dati, inseriteli e sarete dentro.
Per tutti coloro che avessero dei problemi durante l’installazione la documentazione per [Mac](http://docs.ghost.org/it/installation/mac/) e per [Windows](http://docs.ghost.org/it/installation/windows/) è molto completa e ben tradotta in italiano.
Primi passi
Una volta dentro capirete il perchè dello slogan **Just a blogging platform** infatti è tutto focalizzato sulla scrittura degli articoli e per fare questo è necessaria una conoscenza minima del **Markdown**.
**Cos’è il Markdown?** E’ un metodo inventato da [John Gruber](http://daringfireball.net/) specifico per coloro che scrivono sul web; Semplice da scrivere e da leggere è il miglior modo per convertire un semplice testo in codice HTML. E’ ormai uno standard utilizzato soprattutto oltreoceano per scrivere articoli di blog o codice HTML velocemente.
Ritornando a Ghost, l’interfaccia è scarna e focalizzata soltanto allo scrivere ed incarna alla perfezione il proprio motto. Una finestra a tutto schermo funge da **metodo anti-distrazione** e vi permetterà di concentrarvi soltanto sulla scrittura ad ogni ora del giorno ed in ogni luogo. Una delle funzionalità infatti è l’interfaccia completamente responsive, quindi accessibile al meglio da qualsiasi dispositivo.
Ne sono rimasto ben impressionato e sicuramente ne approfondirò la conoscenza, se dovesse essere il *nuovo WordPress* potrebbe dare il via ad un nuovo mercato.